I1 FONDATORE

Andrea Franchetti, classe 1949, uno spirito libero prima ancora che un talento puro e indiscusso nella produzione vinicola.

Nasce a New York ma vive a Roma, riesce durante tutta la sua intera vita a non frenare mai quella voglia di crescere, di scoprire e di sperimentare. Sfide sempre nuove, tutte da affrontare con l’inarrestabile entusiasmo ed energia che lo contraddistingueva. Franchetti, dopo vari trascorsi tra l’America e l’Italia, si stabilisce verso la fine degli anni ‘80 a Val d’Orcia, in una campagna desolata al confine toscano con il Lazio. Una decisione controcorrente che lo porta ad innamorarsi di quella terra e a trascorrervi 25 anni. Completamente immerso nella natura decide così di avvicinarsi al mondo del vino e dopo un periodo di formazione a Bordeaux, che mise in luce il suo innato talento, produce nel 1997 la prima annata di Tenuta di Trinoro. Realizzare l’impossibile lì dove nessuno aveva mai provato prima, è questo che ha da sempre caratterizzato Andrea Franchetti. Un’impresa, la sua, che entra di diritto negli annali della cultura vinicola italiana, a cui ne avrebbe fatto seguito un’altra, solamente qualche anno più tardi:
Siamo nel 2000 e Franchetti rimane incantato dalla magnificenza delle vigne che avvolgono le pendici del maestoso vulcano Etna, a più di 1000 metri di altezza. Non esita neanche un istante, ricomincia da zero ancora una volta da autodidatta creando l’azienda Passopisciaro.

Inizia un’azione di recupero dei vecchi vigneti di Nerello Mascalese, dando vita anche ai nuovi vigneti di varietà alloctone come il Petit Verdot, il Cesanese di Affile e lo Chardonnay, a mille metri di attitudine. Ma Franchetti fa anche di più, realizzando il festival “Le contrade dell’Etna”: una manifestazione enologica dove poter condividere le bellezze di quel territorio con tanti altri vignaioli, ispirandoli ad investire su quelle terre vulcaniche da alcuni troppo sottovalutate.

Sul modello dei cru di Borgogna, Franchetti riesce a donare alle terre dell’Etna la fiducia e il rispetto di cui avevano bisogno. Terre che lo hanno ripagato con i frutti e i profumi migliori e che adesso ne sentono la mancanza. Nel 2021 Andrea Franchetti si spegne a Roma dopo una lunga malattia e, nonostante il mondo vinicolo abbia perso un punto di riferimento sarà sempre ricordato come un vignaiolo geniale fuori dal comune. Un vero padre per molti, anticonformista, sempre fedele a se stesso, che ha dettato con infaticabile sagacia e lungimiranza le nuove regole per gli amanti del vino, andando contro dogmi preimpostati.

Chi fa questo lavoro intraprende una nuova esperienza che lo porta a diretto contatto con la natura . Con la primavera tutto si riempie di luce e tu ti immergi nel lato poetico di questo lavoro. Il vino ne risente, perché avviene un aggiustamento dello stile che deriva dall’influenza poetica che il territorio esercita su di te

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